5 giugno 2025

Costruzione di un Remote Shutter per una Canon Powershot con CHDK

Canon Powershot A610 con shutter remoto In questo post vediamo come costruire un remote shutter per una Canon Powershot A610 (in realtà anche per tanti altri modelli).

Vorrei sperimentare con il monopiede e scattare foto in posizioni non convenzionali, come ad esempio dall'alto; questo accessorio tornerebbe molto utile a questo scopo.

Potrebbe anche essere utile per fotografie a lunga esposizione, in quanto la pressione del tasto di scatto solitamente fa vibrare la macchina, e quelle vibrazioni, anche se impercettibili, potrebbero compromettere la buona riuscita delle foto.

Di default questa macchina non prevede la funzionalità dello scatto remoto, ma c'è un modo per aggiungerla: installare il firmware CHDK.
Infatti non tutti sanno che sulle Canon Powershot, a partire dai modelli che incorporano il processore Digic II, è possibile installare CHDK (Canon Hack Development Kit), un firmware di terze parti che permette di avere una marea di funzionalità aggiuntive non previste inizialmente da Canon.
Non mi soffermerò sull'installazione di CHDK, per questa vi rimando al sito ufficiale.

chdk schema per shutter remoto Principio di funzionamento: applicando 5 volt (livello logico 1) alla porta USB della fotocamera, si attiva la modalità "pulsante di scatto premuto non completamente", che di solito attiva il meccanismo di autofocus della fotocamera, e/o l'esposizione automatica.

Una volta che si è pronti, si tolgono i 5 volt in ingresso (livello logico 0), e la foto viene scattata.

Tutto qua.

Considerando che userò solo materiale di recupero, mi serve un contenitore, un connettore USB, un pulsante e una fonte per i 5 volt. Per essere precisi, per ottenere il livello logico 1 basterebbe una fonte che va dai 3,5 ai 5 volt.

18650 batteria
Partiamo da questa: utilizzerò una batteria ricaricabile 18650 da 3,7 volt smontata da una lampada a led rotta.
Ho già provveduto a ricaricarla al massimo della sua capacità.
switch
Un pulsante dissaldato da una vecchia calcolatrice non più funzionante.
connettore usb femmina
Un connettore usb femmina, recuperato da una vecchia prolunga rotta.
contenitore
Per contenere il tutto, userò questo tubo di plastica, che in origine conteneva delle cuffie auricolari.
traccia punto da forare Inizio prendendo le misure: traccio con la matita la forma del connettore usb su uno dei due estremi del tubo di plastica.
foro effettuato Con il trapano effettuo il foro (molto grossolanamente) da cui passerà il connettore.
foro per switch effettuato Stessa cosa sull'altra estremità del tubo di plastica: traccio con la matita la forma del pulsante ed effettuo il foro.

Nel frattempo ho provveduto a rivestire le due estremità con del nastro isolante colorato per coprire le scritte.
alloggiamento del connettore Spello il filo del connettore per esporre i 2 cavetti rosso e nero, e lo posiziono all'interno dell'estremità del tubo di plastica.
fissaggio del connettore con la colla a caldo Effettuo una colata di colla a caldo all'interno del tubo per fissare il connettore.
saldatura dei cavetti sullo switch Saldo due cavetti ai capi dello switch.
montaggio dello switch Inserisco lo switch nella sua parte di tubo. Non è necessario usare la colla a caldo in questo caso in quanto il pulsante viene tenuto fermo dalle due clip laterali.

Saldo il filo rosso del connettore usb al polo positivo della batteria, e il filo nero a uno dei due poli dello switch.
inizio saldatura fili

Saldo il secondo polo dello switch al polo negativo della batteria.
continua saldatura fili

Inserisco un pezzettino di poliurietano per fare spessore e fissare la batteria all’interno del tubo; chiudo poi il tutto.
chiusura del tutto

Sigillo il tutto con del nastro isolante rosso e come ciliegina sulla torta inserisco sullo switch il suo copri-pulsante. Assemblaggio completato!
assemblaggio completo

Funziona alla perfezione.

Probabilmente non occorrerà mai ricaricare la batteria, visto che il suo consumo sarà così basso da essere trascurabile.
Ma nel caso fosse necessario, per ricaricarlo basterà collegarlo a un’altra fonte da 5 volt tramite la porta usb e tenere premuto il pulsante in qualche modo per chiudere il circuito (stavo pensando ad un elastico, per esempio).

Non sarà bello da vedere ma l’ho costruito a costo zero e fa esattamente quello che deve fare.
Per ora è tutto.

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