Restauro della tastiera vintage Casio VL-5
 Erano anni che volevo mettere le mani sulla sua sorella maggiore, la Casio VL-1, quella resa famosa dai Trio nella canzone "Da Da Da". Recentemente, però, mi è capitata questa VL-5 su mercatinomusicale.com a un prezzo abbastanza ragionevole.
Erano anni che volevo mettere le mani sulla sua sorella maggiore, la Casio VL-1, quella resa famosa dai Trio nella canzone "Da Da Da". Recentemente, però, mi è capitata questa VL-5 su mercatinomusicale.com a un prezzo abbastanza ragionevole.Venduta come non funzionante, non ho saputo resisterle.
Queste tastiere, prodotte in Giappone a partire dalla fine degli anni '70, si sono distinte per essere una via di mezzo tra un giocattolo e uno strumento serio: un ibrido davvero interessante.
A differenza della VL-1, questa VL-5 rappresenta per certi aspetti un upgrade, avendo 4 voci di polifonia e un’estensione di 3 ottave. Per un altro importantissimo aspetto, però, è un downgrade, in quanto le manca la possibilità di modificare i parametri per la sintesi e l’inviluppo dei suoni (ADSR), che è la caratteristica che rende la VL-1 un vero e proprio mini-sintetizzatore digitale.
 Infatti, i suoni presenti sono 10 e non sono editabili, a parte la possibilità di attivare la funzione Sustain, che in termini di ADSR (attack/decay/sustain/release) non equivale necessariamente alla "S"; per alcuni suoni, in realtà, equivale alla "R".
Infatti, i suoni presenti sono 10 e non sono editabili, a parte la possibilità di attivare la funzione Sustain, che in termini di ADSR (attack/decay/sustain/release) non equivale necessariamente alla "S"; per alcuni suoni, in realtà, equivale alla "R".Ad esempio, il suono del flauto, con il sustain attivato, al rilascio del pulsante (note off) ha un lento fade-out. Con il sustain disattivato, il suono si interrompe bruscamente.
Sul pannello posteriore è presente l’ingresso per l’alimentazione esterna, l’uscita di linea e un ingresso DIN a 4 poli, che a quanto pare permette di collegare una penna ottica per la lettura di codici a barre, dove venivano codificate delle melodie da far suonare alla tastiera.
La cosa interessante è che sul web è presente un articolo tratto dalla rivista “Your Spectrum” del 1984 con una spiegazione dettagliata su come funziona il protocollo di questa interfaccia e un listato per ZX Spectrum che permette di emularla. Appena avrò un attimo di tempo, mi studierò questa cosa e proverò a giocarci un po’, sempre che riesca a riparare questa tastiera.
Infatti, il tema di oggi è la sua riparazione/restauro. Avevo visto le foto dell’annuncio e si capiva che era parecchio vissuta, ma sembrava recuperabile, almeno esteticamente.
Mi è arrivata in questo stato: piena di sporco incrostato, macchie e scritte fatte a penna. Devo dire che mi ha fatto un po’ schifo maneggiarla, ma fin qui nessuna sorpresa, ero perfettamente consapevole di cosa avevo acquistato.
 

La vera “sorpresa”, purtroppo, è arrivata aprendo il vano batterie.
 “L’orrore, dice Kurz alla fine di Cuore di Tenebra, l’orrore. E beato lui non ha visto questo vano batterie nella giungla, sennò l’avrebbe visto l’orrore." (Boris Yellnikoff, semi-citazione)
“L’orrore, dice Kurz alla fine di Cuore di Tenebra, l’orrore. E beato lui non ha visto questo vano batterie nella giungla, sennò l’avrebbe visto l’orrore." (Boris Yellnikoff, semi-citazione)
Batterie ferme lì dentro da chissà quanti anni, che ormai hanno corroso i contatti e forse anche il circuito interno.
Ormai sono un po’ sfiduciato, ma decido di provarla ugualmente con un alimentatore esterno.
Sono curioso di capire qual è il problema di questa tastiera, visto che, come ho detto all’inizio, mi è stata venduta come non funzionante.
 Sul retro è presente l'ingresso per l'alimentatore da 7,5 volt.
Sul retro è presente l'ingresso per l'alimentatore da 7,5 volt.C'è un problema: non è indicata la polarità del connettore dell'alimentatore.
Non vorrei rischiare di distruggere inavvertitamente qualche componente, quindi cerco qualche info sul web e a quanto pare dovrebbe avere il negativo centrale.
A me sembra che funzioni perfettamente. Ma così è troppo facile!
Ho provato un po' a spippolarla e funziona tutto, incredibile.
Chissà perché il vecchio proprietario mi ha detto che non si accendeva.
 Quindi, quella che inizialmente credevo fosse una riparazione, si è trasformata magicamente in un restauro.
Quindi, quella che inizialmente credevo fosse una riparazione, si è trasformata magicamente in un restauro.Iniziamo togliendo quelle vecchie, schifose batterie.
 Con grande piacere, noto che l'interno è praticamente perfetto! Questa sì che è fortuna.
Con grande piacere, noto che l'interno è praticamente perfetto! Questa sì che è fortuna.Mi pare di capire che la scheda in basso comprenda tutta la parte analogica (o quasi), cioè la sezione di alimentazione, un integrato contenente 6 buffer invertenti (TC4049), un altro integrato contenente 4 porte NOR (TC4001, non ho idea a cosa servano) e un amplificatore di potenza (LA4125).
La scheda in alto, invece, contiene la vera anima di questa tastiera, che è tutta la parte digitale.

- NEC D910G: è uno dei due processori presenti nella macchina; purtroppo non riesco a trovare il datasheet, quindi mi devo basare sulle info che trovo online. A quanto pare, questo processore si occupa della generazione dei suoni, anche per quanto riguarda quelli della batteria.
- HD43191A07: questa dovrebbe essere un'altra CPU, ma non si trovano info online per capire quale sia la sua funzione; andando per esclusione, immagino che si occupi di gestire tutto il resto.
- NEC A21256: questa è la DRAM da 262.144 bit, ovvero circa 32KB.
- 3 x LB1100: non trovo nessuna info in rete su questi.
Procedo con la pulizia dell'involucro esterno. Inizio con il vano e lo sportello per le batterie.
Svito la PCB in basso, ma questo non basta per staccarla dall'involucro in quanto ci sono 2 cavi collegati a una piastrina metallica incollata all'involucro stesso (probabilmente è una sorta di schermatura), e il cavetto nero collegato alle batterie.
Devo necessariamente dissaldarli.

 A questo punto posso immergere il vano e lo sportello nella mia fidata pulitrice ad ultrasuoni, che ho opportunamente riempito con acqua e aceto.
A questo punto posso immergere il vano e lo sportello nella mia fidata pulitrice ad ultrasuoni, che ho opportunamente riempito con acqua e aceto.Nel frattempo che la pulitrice fa il suo lavoro, con l'ESR meter voglio controllare che i condensatori elettrolitici siano tutti a posto.
Per questo scopo, eseguo prima un piccolo lavoretto preparatorio.
A questo punto, sempre con GIMP, su un nuovo livello evidenzio in rosso i punti da controllare con il meter.
Tutto chiarissimo, vero? Ok, mi rendo conto che a parole sembra complicato, ma in realtà è molto più semplice di quello che si può pensare.
Qui sotto potete vedere meglio di cosa sto parlando: potete scegliere quale dei 2 lati della PCB vedere e attivare i punti evidenziati in rosso.
 
 

Perché ho fatto tutto questo? Penso sia abbastanza chiaro selezionando il layer "PCB - retro" e attivando i "Punti da controllare".
Infatti, avendo pronto lo schema dei punti, so esattamente dove piazzare i puntali dell'ESR meter ed evito di girare continuamente la scheda per vedere dove si trovano i condensatori.
Spesso, soprattutto in schede molto fitte di componenti, è davvero difficile trovare i punti esatti.
Con questa tecnica il lavoro diventa molto più facile ed evito di diventare pazzo!
Inoltre, cosa molto importante, evito anche di stressare la piattina che collega le 2 PCB e tutti i vari cavetti.
Nella mia esperienza, andando continuamente da un lato all'altro, a un certo punto qualche cavo si stacca sempre.
 Procedo alla lettura dell'ESR per ogni singolo condensatore elettrolitico.
Procedo alla lettura dell'ESR per ogni singolo condensatore elettrolitico.
 Alla pulitrice ho fatto fare 2 cicli da 10 minuti di pulizia; guardate le schifezze che si sono depositate sul fondo.
Alla pulitrice ho fatto fare 2 cicli da 10 minuti di pulizia; guardate le schifezze che si sono depositate sul fondo.Effettuo una sciacquata sotto acqua corrente ai 2 pezzi e spazzolo via i rimasugli con uno spazzolino. Il risultato, direi, che parla da sé.
 

Purtroppo la molla in alto a destra si è danneggiata a causa dell'estrema corrosione, spezzandosi.
In ogni caso, penso che non sia un grosso problema: con una pinza sono riuscito a ritensionarla, dovrebbe andare bene lo stesso.
 Procedo alla pulizia della parte superiore della tastiera, con alcol, cotton fioc e carta da cucina.
Procedo alla pulizia della parte superiore della tastiera, con alcol, cotton fioc e carta da cucina.Non avevo voglia di farlo, ma per ottenere un buon risultato sono costretto a separare anche la parte superiore del case dalla PCB, in modo da poter spazzolare per bene tutte le parti più difficili.

 I 3 switch presenti in alto a destra della tastiera hanno sotto di loro una PCB sottilissima, praticamente un foglio di plastica. Pulirò anche questi contatti con molta delicatezza.
I 3 switch presenti in alto a destra della tastiera hanno sotto di loro una PCB sottilissima, praticamente un foglio di plastica. Pulirò anche questi contatti con molta delicatezza. Adesso che il case è libero, vado in bagno a completare l'opera di scrostamento e spazzolamento, con l'ausilio di una bacinella piena di acqua calda.
Adesso che il case è libero, vado in bagno a completare l'opera di scrostamento e spazzolamento, con l'ausilio di una bacinella piena di acqua calda.I pulsanti, invece, li metto nella pulitrice così potranno igienizzarsi a fondo.
Adesso sono finalmente soddisfatto al 100%!

Un dettaglio sul retro della PCB, dove si trovano i pulsanti e lo schermo a cristalli liquidi.
In un momento di distrazione, stavo per pulirli con l’alcol isopropilico e il cotton fioc.
Per fortuna mi sono fermato in tempo e non l’ho fatto, altrimenti avrei distrutto la tastiera.
Questo perché questi contatti non sono metallici e sono realizzati con una particolare grafite. L’alcol avrebbe eliminato parte di quella grafite, o tutta nel peggiore dei casi, e quindi “adios muchachos”, come diceva Paul Reiser in Aliens.
In realtà, probabilmente sarebbe stato recuperabile passandoci sopra la matita che è fatta appunto di grafite.

 Metto i pulsanti ad asciugare e vado a cena!
Metto i pulsanti ad asciugare e vado a cena!Finalmente posso rimontare tutto!

Sono contentissimo del risultato, sembra quasi nuova.

 

Che dire, sono molto soddisfatto di questo restauro; è venuto molto meglio di quanto sperassi.
Adesso non mi resta che fare qualche esperimento musicale.
 Come ho scritto più sopra, vorrei provare a interfacciarla con un computer, che potrebbe non necessariamente essere lo ZX Spectrum.
Come ho scritto più sopra, vorrei provare a interfacciarla con un computer, che potrebbe non necessariamente essere lo ZX Spectrum.Staremo a vedere, per ora è tutto!
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